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Serie Calssica DVD 09

SERIE CLASSICA

serie classica
dvd 09

Katandra

Ufficiale dell’esercito Mazoniano, è un abile combattente e un eccellente stratega, che ha al proprio attivo numerose battaglie e nessuna sconfitta. Questo fino a quando incontra Capitan Harlock, che le impartisce una sonora lezione. Nonostante la sua appartenenza all’esercito, non indossa la divisa. Ben presto si dimostra spietata, non solo verso il nemico ma anche nei confronti di parte del suo popolo. Odia infatti i civili, che considera inutili e dannosi, un intralcio nei combattimenti e dei potenziali traditori. Per questo non esita nell’uccidere coloro che abbandonano la carovana spaziale, alla ricerca di un pianeta pacifico su cui stabilirsi. Inoltre utilizza quegli stessi civili quali "scudi" nel corso di scontri spaziali con Harlock. Questi suoi atteggiamenti violenti e disumani attirano su di lei le antipatie di altre Mazoniane, in particolare quelle di Tesius, scienziata con cui si scontra più volte. Ma Katandra non si ammorbidisce e continua a portare avanti la propria linea dura, giungendo persino a sfidare la regina Raflesia, fino a quando non viene uccisa da Harlock.

 

Le immagini dei pirati


Fenomeno che attraversa quasi tutta la storia dell’umanità, la pirateria è stata spesso immortalata in dipinti e illustrazioni. Ma è tra la fine del Diciannovesimo secolo e l’inizio del Ventesimo, quando i pirati sono ormai più attivi nella finzione che nella realtà, che i predoni del mare diventano tra i soggetti prediletti degli illustratori. Romanzi e soprattutto riviste, che cominciano a diffondersi largamente, ne chiedono a gran voce la rappresentazione. Tra i maestri nel tratteggiare i volti duri dei pirati va sicuramente citato Howard Pyle (1853-1911), non a caso definito il "biografo dei pirati", da lui rappresentati come temibili e alteri, violenti e spietati. Nei loro abiti spesso domina il rosso, nei mantelli, nelle casacche, nelle fasce, e non di rado si abbina al rosso sangue che sgorga dalle ferite di zuffe e duelli, pistolettate e abbordaggi. C’è, nei loro atteggiamenti, un misto di elegante e pauroso. Emanano un’aura che incute timore e rispetto, assieme a una sorta di proibita ammirazione. Pyle trasmette questa sua passione a un proprio allievo, N.C. Wyeth (1882-1945), il cui lavoro più noto consiste nelle illustrazioni commissionategli per l’edizione del 1911 del più famoso romanzo di pirati mai realizzato: L’isola del tesoro, di Robert Luis Stevenson. Anche John Schoonover (1877-1972) si costruisce una solida fama di illustratore, in particolare di riviste pulp, in buona parte grazie alle sue pittoresche rappresentazioni dei pirati. E l’elenco è solo all’inizio, dato che ancora oggi matite e pennelli di tutto il mondo si impegnano nel trasferire sulla carta il fascino ambiguo di pirati, corsari e bucanieri.

Dipingere


Nei periodi di riposo gli uomini dell’Arcadia passano il proprio tempo libero dedicandosi agli hobby più disparati. Così capita che qualcuno si dedichi anche alla nobile arte del dipingere, senza tuttavia raggiungere grandi risultati. Nature morte e nudi femminili restano i soggetti preferiti. Nel suo piccolo anche Yattaran si dedica ai colori, ma solo per dipingere i propri modellini una volta assemblati. Nonostante non risulti alcun pittore tra i pirati della realtà, l’abbinamento pirateria/disegno a quanto pare suscita un forte fascino sui fumettisti, tanto che l’autore francese Christophe Blain ha realizzato una serie, dal titolo Isaac il pirata, il cui protagonista è un pittore che si ritrova imbarcato su un vascello battente jolly roger. Secondo quanto narrato dalla storia, Isaac ama la bella Alice e Alice ama Isaac. I due non hanno un soldo, ma arriverà il giorno in cui il talento del pittore verrà riconosciuto, e nell’attesa Isaac vive d’espedienti. Il chirurgo Henri Demelin lo persuade ad imbarcarsi per raggiungere un ricco capitano appassionato d’arte che si rivela essere il pirata Jean Mainbasse. E così Isaac si ritrova in viaggio alla scoperta di un nuovo mondo, in compagnia di una ciurma di pirati che osserva con curiosità e ammirazione il suo lavoro d’artista.

 

Serie Classica episodi 25-27


Se fino a questo momento sotto i riflettori vi è stata principalmente l’Alkadia, ora le puntate cominciano a fornire un quadro più preciso delle Mazoniane. Le donne che bruciano come carta, che finora sono state dipinte solo come guerriere, vengono mostrate da una differente angolatura. La loro imponente flotta è composta da un numero smisurato di astronavi, molte delle quali non sono da guerra, bensì cargo mercantili e mezzi di trasporto per civili. A spostarsi nello spazio è tutta la società di Mazone, che al suo interno vanta opinioni differenti e talvolta conflittuali.
Nell’episodio venticinque, dal titolo "La figlia del Dottor Zero", l’Alkadia punta verso la flotta nemica, intenzionata a dare battaglia. Tutto l’equipaggio è pronto allo scontro. Una vera e propria battaglia ha luogo nello spazio, con i caccia dell’Alkadia che affrontano quelli di Mazone, riuscendo a infliggergli un duro colpo. Ma nel corso dello scontro gli uomini di Harlock si accorgono di aver battuto anche una nave passeggeri. Comprendono, così, che la flotta mazoniana non è composta solo da navi da guerra, ma anche da inermi civili.
Nel successivo "Lungo viaggio verso la patria", il medesimo problema è affrontato dal punto di vista delle Mazoniane. Le aliene si sono rese conto che molti dei loro civili risultano ormai insofferenti alla guerra e cercano di fuggire per trovare rifugio presso qualche pianeta abitabile. Parte dei militari comincia quindi a vedere i civili come un intralcio e come potenziali traditori. All’interno della società Mazoniana  si creano quindi due fazioni contrapposte. Quella dei militari capeggiata da Katandra, che è pronta ad eliminare qualsiasi dissidente. Quella dei civili, guidata da Tessius, che desidera abbandonare l’originario obiettivo di raggiungere la Terra. Intanto, l’Alkadia continua il suo inseguimento.
In "La decisione dell’Alkadia", l’equipaggio di Harlock è stremato da tre giorni ininterrotti di combattimento. Gli uomini hanno bisogno di riposo e Harlock decide di utilizzare una tattica pericolosa. Intende penetrare nello schieramento nemico nel punto in cui le navi civili sono più numerose. In questo modo, per attaccare l’Alkadia, Raflesia dovrebbe prima spostare tutti i mezzi di trasporto, facendo guadagnare tempo al suo avversario. Ma la regina ha pensato a una contromossa.

Toshio Morita


Generalmente a una serie televisiva lavora un vasto gruppo di animatori. Tra i direttori dell’animazione della serie Classica di Capitan Harlock vi è anche Toshio Morita, artista che ha una certa dimestichezza con le opere di Leiji Matsumoto, avendo partecipato anche al film L’Arcadia della mia giovinezza (1982) e a un paio di film della corazzata spaziale Yamato. Ma Mori ha cominciato a lavorare nel mondo degli anime molti anni prima, per esempio occupandosi della serie televisiva Tiger Mask (1969, nota in Italia come Uomo Tigre), incentrata su un lottatore mascherato ispirato ad un vero wrestler. Tra gli altri anime che si sono avvalsi del suo lavoro vanno citati almeno i film Transformers : The Movie (1986) e Terra e … (1980). Tra le serie degna di nota è Captain Future (1978), che narra le fantascientifiche avventure di un paladino della giustizia che naviga lungo le rotte stellari a bordo della Comet, un ‘avveniristica atronave dotata di ipergiuda, in compagnia di una squadra composta dal robot Greg, l’androide biologico Otto e lo scienziato Simon Wright, o meglio il cervello di quest’ultimo, inserito in un contenitore elettronico mobile e parlante.

 
 

I mille nomi del mondo di Harlock


Anche se spesso nelle edizioni italiane non sono indicati, e navi di Mazone hanno dei nomi. Le Zoness sono corazzate spaziali molto numerose, dalla forma di stella a quattro punte. Le Pyramida prendono il nome dalla presenza di tre strutture piramidali lungo la loro dorsale e sono tra le astronavi più grandi della flotta di Mazone.

Pirati e civili


Nella serie animata di Capitan Harlock, mentre le Mazoniane si comportano in modo ingiusto e violento con i civili, sia terrestri sia della loro stessa razza, sono i pirati guidati da Harlock a ergersi quali difensori dei più deboli. Nella realtà non è certamente andata così. i pirati del passato erano ladri e razziatori e, nel corso di abbordaggi e saccheggi, dispensavano abbondanti dosi di violenza. Se poi dovevano farsi rivelare dalla popolazione dove avevano nascosto le proprie ricchezze, certo non andavano per il sottile. Tuttavia, vi furono equipaggi più cavallereschi e periodi storici in cui i pirati erano meno violenti con i civili. Innanzitutto va considerato che molti corsari inglesi erano veri e propri nobili al servizio della corona e che, pur prendendo d’assalto le navi spagnole, erano poco propensi alla violenza sulla popolazione. I pirati dei Carabi, invece, spesso diventavano tali per una sorta di ribellione sociale. Si sfogavano quindi sui militari, sulle autorità o sui capitani despota di navi mercantili, ma generalmente si dimostravano benevoli nei confronti dei semplici marinai e delle popolazioni inermi. Questi ultimi, dal canto loro, talvolta ricambiavano la simpatia e, in alcuni porti franchi, i pirati e i loro denari risultavano bene accetti. Non bisogna inoltre dimenticare che in alcune occasioni i pirati giungevano perfino a proteggere le città da attacchi nemici, come nel caso del pirata Jean Lafitte, che nel 1812 difese New Orleans da un attacco inglese durante la guerra del 1812.

 

Tessius


Mazoniana, Tessius è una civile e una scienziata, nonché il braccio sinistro della regina Raflesia. Così come Cleo, braccio destro della regina, rappresenta l’esercito, Tessius porta avanti le richieste dei civili. Inoltre è stata una delle prime mazoniane a sostenere il piano di trasferimento ideato da Raflesia, con l’obiettivo di trasportare tutto il popolo di Mazone sulla Terra. Di fronte alla caparbietà di Harlock, che continua a infliggere forti perdite alla flotta, e all’atteggiamento despota e violento assunto dai militari, Tessius cambia opinione, ritenendo che sia più sicuro trovare una nuova destinazione. Per questo motivo entra in conflitto con Cassandra, che la tratta in modo sprezzante e la accusa di tradimento. Poiché Raflesia appare insensibile alle sue richieste, e i militari usano il pugno di ferro, Tessius fugge con un gruppo di civili, ma viene raggiunta da Cleo. Quest’ultima le offre l’opportunità di espiare la sua colpa suicidandosi tramite un ordigno esplosivo. Tessius accetta di togliersi la vita per evitare ritorsioni su altri civili. La sua morte getta un’ombra nefasta sul regno di Raflesia, ormai pronta a sacrificare la sua stessa gente pur di raggiungere la Terra.

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